E’ un traguardo
mica da poco, quello che gli scacchi tagliano quest'anno ad Arco: 50
anni filati di vita associazionistica, nata col nome di Circolo Scacchistico
Basso Sarca nel lontano gennaio 1965. Non era ancora esplosa, allora, la “moda” degli
scacchi, che nel ’72 sarà diffusa in tutto il mondo dallo spettacolare e
celebrato match in Islanda tra Fischer e Spassky, per il titolo di campione del
mondo. Eppure sotto il castello la passione per torri e cavalli aveva messo
radice. A fondare il club
furono Federico Alberti, fotografo di Riva, Mario
Kumar, avvocato di Riva, Camillo Goi, professore di Arco, Fausto Massari,
pensionato di Arco, Pierino Piemonte, maresciallo della Polizia Stradale di
Riva, quindi Umberto Zanin ,
capotecnico dell'Enel ad Arco, che fu il principale animatore e il primo
presidente (in carica ininterrottamente fino al 1978). La sede sociale era al
Park Hotel Città, vicino alla stazione autocorriere, e lì si disputarono i
primi tornei sociali, si allevò il primo vivaio giovanile, si disputarono le
prime sfide con Rovereto e con Trento.
Il feeling tra Arco (ma non solo) e lo scacchismo non è
mai venuto meno, anzi si è arricchito con gli anni di mille iniziative. Nel
1976 venne allestito nel salone del Casinò municipale il mitico Trofeo Massari
per under 18: onorava la memoria del ragazzo tragicamente annegato nelle acque
del Garda e fu la prima occasione per i giovani altogardesani di misurarsi e
cercare lo scacco matto (per la cronaca, ricordo personalmente le battaglie per la vittoria con Cinzia Mattevi).
L’anno prima aveva debuttato nientemeno che il Festival Internazionale “Città di Arco”, una
manifestazione autunnale tuttora viva e vegeta, che ha visto passare in città
schiere di grandi maestri internazionali e di campioni italiani, compreso (ma
era un pivellino) quel Fabiano Caruana che oggi è il secondo miglior giocatore
del mondo. Il torneo - che per un paio d'anni fu anche campionato italiano assoluto, con i vari Toth, Mariotti e Tatai a nobilitarlo - oggi continua sotto la personale regia di Cristina
Pernici, che partendo dalle consolidate esperienze arcensi in tema
scacchistico, ha costruito una brillante carriera di arbitro internazionale di
scacchi e di organizzatrice di tornei (c’è anche il suo Open di Pasqua e poi l’Open d’inverno, senza contare i campionati portati ad Arco,
compreso un mondiale seniores).
Se la fiamma è rimasta accesa in tutti questi anni, si
deve soprattutto ai pochi generosi che si sono spesi come volontari. Da citare,
in primis, i presidenti seguiti a Umberto Zanin : Giovanni
Casentini (1978), Giovanni Turrini (1979-1980), Giampaolo
Amato (1981-1982), Renato Rigo (1983), Giovanni Cis (1984, per anni il giocatore più forte
del circolo), Ruggero Bonisolli (1985-1989), Marco Rigo (1990-1991), Andrea
Nodari (1992-1996),
Massimo Mora
(1997-1998, l’attuale campione alto gardesano), Stefano
Orlandi (1999-2003),
Franco Galas (2004-2012), fino a chi scrive, che è in carica da
quattro anni. Sul piano tecnico-agonistico, onore all’albo d’oro dei campioni sociali, in
cui figurano Rudolf Fesenmaier, Giovanni
Cis , Dino
Dalponte , Roberto Romagnoli , Diego Zordan , Valerio
Luciani, Franco Volpari ,
Marco Rigo , Stefano Orlandi , Franco
Galas e Massimo Mora ( che ha messo tutti in fila nel 1999, 2004, 2014 e 2015).
Come stiamo oggi? Piuttosto bene, possiamo dire,
visto soprattutto che ci sono segnali di vita nel settore giovanile, con due tornei regionali
a tenere fin qui banco: il “Primavera” al Casinò, sostenuto dalla Rurale Alto Garda, e
l’originale “Tuffi & Scacco Matto”, ospitato da Amsa spa d’estate sulla veranda
della piscina a Prabi. Bene anche perché la qualità del gioco è cresciuta, ci
sono in zona 4 candidati maestri e l’ultimo, Marco Lezzerini di Arco, sta
progredendo a livelli davvero interessanti.
Sono 50 anni da festeggiare, insomma, e
l’intento è di farlo come si deve. Domenica 12 luglio verrà dunque proposto un evento
inedito e spettacolare: una partita simultanea in piazza III Novembre ad Arco, una singolarissima sfida al campione, che sarà niente di meno che il
Campione italiano assoluto 2015, il grande maestro Axel Rombaldoni, impegnato a sfidare contemporaneamente almeno venti avversari. Comincio subito a invitare tutti gli amici degli scacchi e chi ha condiviso anche solo un pezzetto di questo mezzo secolo di scacchi matti e appassionatissimi.
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