venerdì 4 aprile 2014

Abusi sessuali sui minori, la nuova legge non crea problemi al volontariato

Con il 6 di aprile entrerà in vigore un decreto legislativo di marzo, che attua la direttiva dell’Unione europea relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile. Il decreto prescrive che il "soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori", deve richiedere il certificato del casellario giudiziale della persona da impiegare, questo al fine di verificare l'esistenza di condanne o di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori. La novità normativa ha messo in allarme l'intero mondo sportivo e associazionistico, tutti a chiedersi se ogni volontario - vedi anche gli insegnanti di scacchi - devono sottoporsi a questo costoso adempimento burocratico. Invece no, ecco quanto fa sapere l'Ufficio stampa della Provincia.

"L’obbligo di tale adempimento sorge ove il soggetto che intenda avvalersi dell’opera di terzi – soggetto che può anche essere individuato in un ente o in un’associazione che svolga attività di volontariato, seppure in forma organizzata e non occasionale e sporadica – si appresti alla stipula di un contratto di lavoro; l’obbligo non sorge, invece, se si avvale di forme di collaborazione che non si strutturino all’interno di un definito rapporto di lavoro.
 Il Ministero di Giustizia negli ultimi giorni con due specifiche note esplicative ha indicato:
 l’esclusione dei volontari e comunque di chi non abbia un rapporto contrattuale di lavoro;
 consentendo in ogni caso, in questa prima fase, il rilascio di un’autocertificazione da parte del lavoratore, purché sia stata nel frattempo presentata la domanda di rilascio del certificato.
 Il Ministero ha, inoltre, confermato che il certificato dovrà essere richiesto dal datore di lavoro, e non dal lavoratore.
 L’assessore alla cultura Tiziano Mellarini riporta espressamente un passaggio della circolare ministeriale in questione: “Le nuove norme valgono soltanto per l’ipotesi in cui si abbia l’instaurazione di un rapporto di lavoro, perché al di fuori di questo ambito non può dirsi che il soggetto, che si avvale dell’opera di terzi, assuma la qualità di datore di lavoro”.
 Secondo queste nuove disposizioni, quindi, l’obbligo di richiedere il certificato del casellario giudiziale non grava su enti e associazioni di volontariato pur quando intendano avvalersi dell’opera di volontari; costoro, infatti esplicano un’attività che, all’evidenza, resta estranea ai confini del rapporto di lavoro. "Le nuove disposizione si applicano ai nuovi assunti dopo il 6 aprile - ha proseguito l'assessore Mellarini -, ma le centinaia di associazioni di volontariato sia sportive che culturali possono pertanto serenamente proseguire nella loro attività confermandosi un patrimonio di grande valore per tutta la collettività. Non abbasseremo comunque la guardia e con attenzione monitoreremo nei prossimi giorni l’evolversi dell’applicazione delle nuove disposizioni".
.





Nessun commento:

Posta un commento